COME ABBIAMO COSTRUITO QUESTO OROLOGIO SOLARE VERTICALE
Il primo elemento che occorre prendere in esame per la costruzione di un quadrante verticale è la declinazione della parete sulla quale dovrà essere posizionato. Per declinazione della parete si intende l’orientamento della parete stessa rispetto al sud.
E’ un angolo, con segno positivo per declinazione a ovest, negativo per declinazione a est.
La declinazione può essere determinata con vari metodi l’importante avere anche le coordinate del luogo dove si trova la parete: longitudine e latitudine.
Questa meridiana ha una declinazione a ovest pari a 140° con una longitudine 11,14 e latitudine 45,63.
Le linee orarie sono definite ore moderne perché questa meridiana, che in antichità non esisteva e che da alcuni oggi è considerata una aberrazione, ha il vantaggio di tener conto dell’ora del fuso, così come fanno i nostri orologi moderni.
L’ora indicata dalla meridiana è quindi più vicina a quella degli orologi e un confronto immediato non lascia interdetto l’osservatore inesperto che è convinto che una meridiana debba indicare la stessa ora degli orologi comuni e quando si accorge che spesso la differenza è notevole, ne dà la colpa a chi la meridiana l’ha costruita.
Lo stilo o gnomone e del tipo polare e la sua direzione tende a puntare la Stella Polare e l’ombra della sua punta dovrebbe coincidere con le linee degli equinozi e dei solstizi e anche con la linea blu che porta la data del 31 ottobre, riferita al giorno in cui è stato posizionato in osservatorio il TeleAntolini.
La meridiana è realizzata su 3 pannelli di fibrocemento rimovibili che misurano complessivamente
mt 2,40 x mt 3,60 e sono stati dipinti a terra dalle nostre artiste: Simonetta e Luciana.
Nel disegno oltre a inserire il nome dell’osservatorio, cosa abbiamo inteso rappresentare?
Tradizionalmente, la maggior parte delle meridiane riporta un motto che sintetizza la storia o l’attività di chi occupa
l’edificio sul quale vengono realizzate, il nostro è: “…e quindi uscimmo a riveder le stelle… (Dante Alighieri)”.
Questo invito a riscoprire la bellezza del cielo ci accompagna fin dagli inizi dell’attività del Gruppo Gastrofili ed acquista
ancor più significato nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, inoltre vuole essere un augurio a
riprendere la vita, dopo e nonostante tutte le limitazioni imposte dalla pandemia.
Abbiamo poi rappresentato allegoricamente gli elementi fondamentali oggetto di osservazione da parte degli astrofili:
il sole, la luna, le stelle ed i pianeti; nella parte inferiore della meridiana ci sono le montagne, dove il cielo dovrebbe
essere libero da inquinamento luminoso, ma che vogliono richiamare anche la nostra Terra e di conseguenza l’altra
anima dei Gastrofili: la ricerca culturale e gastronomica dei prodotti della tradizione, con una idea di cibo frutto di
storia, arte, rispetto della natura e della salute dell’uomo e dell’ambiente.
Tutto l’insieme raccoglie diverse sensibilità, ma ognuno può scegliere ciò che più lo affascina…mentre il tempo
inesorabilmente scorre!
Campofontana, 29.08.2021