Copia del cannocchiale usato dallo scienziato pisano Galileo Galilei per le prime osservazioni astronomiche della storia.
Le ottiche sono costituite da una lente obbiettivo piano-convessa da 37 mm di diametro, diottria +1, diaframmata a 20 mm di diametro.
La lente oculare è piano-concava da 28 mm di diametro, diottria -19.50, diaframmata a 12 mm di diametro.
Il cannocchiale ha una focale di 920 mm, fornendo circa 20 ingrandimenti.
Il tubo ottico è costruito interamente in legno, rivestito in pelle, con decori dorati e ottone.
La montatura di supporto, ispirata ad illustrazioni dell’epoca, è costruita in legno di abete antico, con elementi di cuoio e ottone.
Con uno strumento simile Galileo Galilei, nell’autunno del 1609, fece le prime osservazioni della Luna illustrandone, per la prima volta, le caratteristiche superficiali.
La sera del 7 gennaio 1610 puntò per la prima volta il suo cannocchiale sul pianeta Giove scoprendo le quattro lune che orbitano intorno ad esso denominate da Galileo Galilei “satelliti Medicei” successivamente chiamate con il nome che portano ancora oggi: Io, Europa, Callisto e Ganimede.
Con questa osservazione Galileo Galilei confermò la teoria “Eliocentrica” di Niccolò Copernico che poneva il Sole al centro del Sistema Solare e non la Terra, come sosteneva la teoria tolemaica e il sistema “Geocentrico”.
Tutte queste considerazioni, osservazioni e illustrazioni vennero pubblicate da Galileo Galilei nel suo libro “Sidereus Nuncius” del marzo 1610.
Astrofili Lessinia Orientale
Strumento costruito da Mauro Pozzato e presentato allo Star Party del 16 settembre 2023 svoltosi presso L’Osservatorio Astronomico Parco della Lessinia sito in loc. Naiss a Campofontana di Selva di Progno, VR.