- L’attività/apertura pubblica si svolge anche in caso di mal tempo/pioggia?
Si, le aperture pubbliche programmate in calendario (solitamente su prenotazione salvo diverse indicazioni) si svolgono con qualsiasi condizione meteo perchè alcune attività sono comunque fattibili all’interno.
Nel caso le condizioni meteo non lo consentano, l’osservazione ovviamente salta.
- Se il cielo non è sereno si può fare osservazione ai telescopi?
No! Con cielo non sereno e/o non libero da nubi, ovvero coperto/nuvoloso, non è possibile osservare ai telescopi; in caso di velature si stabilirà se tentare o meno, anche in base agli oggetti da osservare presenti in cielo serata per serata.
Rimane comunque la visita alla struttura con la visione e spiegazione della strumentazione, oltre alla proiezione di filmati su maxischermo.
- Con quale telescopio e come si osserva in osservatorio?
L’osservatorio dispone di 3/4 telescopi all’interno della cupola, ogniuno dei quali con caratteristiche peculiari diverse tra loro, per cui a seconda di quello che è disponibile e si vuole osservare, se ne utilizza uno piuttosto che l’altro. Per fare qualche esempio: Luna, pianeti, stelle doppie e Sole si osservano principalmente con il rifrattore Zeiss 150 mm f/15 direttamente all’oculare; per gli oggetti più luminosi del cielo profondo (ammassi, nebulose, galassie) si utilizza lo Schmidt-Cassegrain C11 da 280 mm f/10 sempre direttamente all’oculare. Particolarmente indicato per tutti gli oggetti deboli e non del cielo profondo è il TeleAntolini, newton da 570 mm f/3.8, ma solo attraverso la proiezione su maxischermo delle immagini catturate in diretta dalla camera CCD.
- Come si svolge una “serata tipo”?
Solitamente la serata prevede, in linea di massima, una prima parte in cui gli ospiti percorrono la storia di come è nato l’osservatorio di Campofontana e rivivono, attraverso video realizzati dai protagonisti, tutti gli anni di intenso lavoro che hanno portato a far rinascere il TeleAntolini.
La seconda parte è invece dedicata all’osservazione in cupola, anche se non è detto che l’ordine non si possa invertire o mixare a seconda delle condizioni meteo o della disponibilità degli oggetti da osservare.
Può esserci inoltre la possibilità di osservare la volta celeste anche con telescopi montati sul prato antistante l’osservatorio e/o di fare un tour guidato alla scoperta delle costellazioni.
Nel caso le condizioni meteo non lo consentano, l’osservazione ovviamente salta.
- La prenotazione è gratuita? E perché la partecipazione è a numero chiuso?
Si! La prenotazione è gratuita.
La stessa è necessaria e circoscritta ad un determinato numero di persone per volta perché lo spazio a disposizione all’interno della struttura è limitato; quindi, chi partecipa non deve rimanere fuori al freddo e al buio in attesa che si liberi il posto all’interno.
- La partecipazione alle attività è gratuita?
Si! La partecipazione è gratuita, ma c’è la possibilità di lasciare una offerta responsabile sull’apposita cassettina all’ingresso. Ricordiamo che l’attività dell’osservatorio, oltre che dai volontari, è possibile anche grazie alla generosità di chi ci viene a trovare e si gusta la struttura, la strumentazione e le meraviglie che il cielo e lo staff riescono a regalare!
- Posso partecipare anche se dal sito risultano esauriti tutti i posti disponibili?
Indicativamente no, ma consigliamo di monitorare la pagina web perché potrebbe succedere che qualcuno rinunci e quindi potrebbero liberarsi dei posti. A tal proposito invitiamo chi si è prenotato ma poi, per varie ragioni, rinuncia, a cancellare per correttezza la prenotazione con l’apposito link ricevuto in fase di registrazione.
- È possibile chiedere una apertura extra (per un gruppo di persone) oltre a quelle che vedo nel calendario?
Prova a inviare una richiesta tramite la ns mail posta@astrofililessiniaorientale.it e vedremo se sarà possibile organizzare qualcosa
- Perché le aperture pubbliche sono previste praticamente solo al sabato?
Perché chi gestisce l’osservatorio è un gruppo di amici volontari che operano a titolo gratuito; avendo praticamente tutti una famiglia ed un lavoro a cui pensare ed abitando mediamente ad un’ora di strada dall’osservatorio, diventa difficile gestire aperture infrasettimanali. Se ti interessa però l’astronomia, imparare ad utilizzare la strumentazione presente in osservatorio per divertirti in compagnia e magari darci una mano… vienici a trovare, le porte sono aperte!
- È possibile l’accesso a persone in sedia a rotelle?
La struttura non ha barriere architettoniche, compresi i servici igienici, per cui è accessibile praticamente da chiunque. Purtroppo, data la mole della strumentazione, l’osservazione dai telescopi diretta all’oculare in cupola è possibile solo salendo su una scala.
Tuttavia, c’è la possibilità, quando le condizioni lo consentono, di ammirare in tutta comodità la luce degli oggetti del cielo profondo (ammassi, nebulose, galassie) catturata dal TeleAntolini e proiettata su maxischermo.
- C’è freddo all’interno dell’osservatorio?
L’edificio è coibentato e riscaldato d’inverno, mentre la strumentazione in cupola assolutamente NON lo è, perché per lavorare al meglio deve essere alla stessa temperatura esterna (in piena estate siamo circa tra i 5 e 10°c, mentre d’inverno si scende tranquillamente sotto gli 0°c).
Prestate quindi attenzione quando venite a trovarci: vestitevi sempre in modo adeguato, a “cipolla” e non sottovalutate che siamo in montagna, a oltre 1000 metri s.l.m. e quindi la temperatura può essere “rigida” anche in piena estate, soprattutto la sera/notte.
- Perché il telescopio si chiama “TeleAntolini”?
Il nome è dovuto al fatto che il telescopio, fabbricato agli inizi degli anni ’80 e allora completamente manuale, ci è stato donato dalla famiglia Antolini ed in particolar modo dalla Dott.ssa Elisabetta Antolini di Settimo di Pescantina, con la doverosa richiesta di far rivivere lo strumento tanto caro al padre, Plinio Antolini, grande medico e astrofilo ricercatore a cui si deve la scoperta di 4 asteroidi.
Nel rispetto della richiesta della famiglia Antolini, il Gruppo Gastrofili si è impegnato con tutti i suoi sostenitori sin dal 2013, anno della donazione, a modificare, aggiornare e migliorare il “TeleAntolini” per renderlo nuovamente operativo e in linea con la moderna astronomia. Il 31 ottobre 2020 ha trovato “casa” qui, presso l’Osservatorio Parco della Lessinia.